Il Governo nazionale sta varando il disegno della Legge di Stabilità 2015. Si tratta di un disegno di legge fondamentale perché definisce le linee di sviluppo economico/finanziario del futuro del Paese. Da una breve analisi del testo emerge chiaramente come per far fronte alle generali difficoltà del paese si sia deciso di sacrificare le Regioni e tra queste le Regioni a statuto speciale. |
Ma sono ancora utili? Le Regioni a statuto speciale hanno una serie di compiti in più rispetto a quelle a statuto ordinario, ma questi maggiori compiti non sempre entrano nella valutazione dei fondi che lo Stato deve trasferire alle Regioni per assolvere questi compiti. A titolo di esempio in Valle d’Aosta il costo della Sanità, gli oneri per gli stipendi degli insegnati di qualsiasi ordine e grado, i finanziamenti ai Comuni e alle Comunità montane, i vigili del fuoco e il corpo forestale sono pagati dalla Regione.
Noi riteniamo che le Regioni a statuto speciale siano state utili e che i risparmi vadano cercati altrove. Questo lo possono confermare i cittadini di queste aree: la gestione amministrativa più parcellizzata ha permesso di essere più vicini ai cittadini. In questo senso il modo di funzionare delle Regioni a statuto speciale, a mio avviso, dovrebbe essere replicato e diventare modello per le altre regioni, magari anche riducendo le competenze dello Stato centrale.
Sembra un orientamento diffuso anche nelle istituzioni europee che sempre di più sono e si fanno percepire lontane dalla gente e dai problemi concreti.
La Legge di Stabilità per l’anno 2015 (ndr: al momento di scrivere) assegna alle Regioni a statuto speciale un importo di 548 milioni di euro, di cui alla Valle d’Aosta, 10 milioni (articolo 35). Questo importo si aggiunge ai milioni di euro già richiesti come sacrificio negli anni scorsi.
Questi 10 milioni sono trattenuti dallo Stato centrale dalle imposte pagate dai cittadini valdostani e quindi si traducono in una minore spesa a disposizione della Regione per far fronte alle competenze ad essa assegnate.
Il bilancio regionale per l’anno 2015 è pari a 1.265 milioni di euro. Di questi le spese più importanti sono la spesa per la sanità, il finanziamento dei Comuni, la spesa per il personale (sia regionale sia per la scuola).
Il vero problema che noi ci stiamo ponendo affrontando questo bilancio è lo sviluppo economico. Da questo punto di vista un intervento, tra i più significativi della legge finanziaria regionale, riguarda il finanziamento dei fondi per gli investimenti da parte di piccole medie imprese private nel settore degli alberghi, dell’industria, dell’efficienza energetica e della ricerca.
A cura di Ego Perron