Dopo aver corso dagli 11 ai 18 anni con i go-kart, uno sport con un fascino incredibile che vanta un sacco di appassionati al seguito, ma che purtroppo per essere praticato ad un certo livello necessita, soprattutto all’inizio, di un buon budget alle spalle, nel 1985 ho intrapreso la mia carriera nel rally.
Nel mondo del rally ho corso dal 1985 al 2000 e poi ho fatto alcune apparizioni nel 2008 e nel 2013. Partendo dagli inizi della mia storia, io e mio fratello gemello Romeo, mancato nel 2014, abbiamo iniziato a correre sui go-kart a 11 anni, fino ai 18, per tutti i week-end, andando in giro e gareggiando nelle piste italiane e in quelle europee. Romeo nel 1982 ha vinto il campionato mondiale junior sulla pista S. Pancrazio di Parma e, insieme con altri due ragazzi, abbiamo vinto il mondiale a squadre sulla pista di Locarno in Svizzera. Abbiamo avuto la fortuna di correre e conoscere tanti ragazzi, che poi sono diventati famosi in F1 come ad esempio Senna, Zanardi, Ivan Capelli, Gianni Morbidelli e molti altri.
Compiuti i 18 anni, invece di scegliere la pista, sia io che Romeo abbiamo deciso di provare a fare qualche rally. Io sono stato più fortunato perché, non avendo continuato gli studi, ho avuto la possibilità di iniziare con un trofeo per i giovani organizzato dalla Fiat, con allora la Uno 70, facendo così molta esperienza che mi è stata di grande aiuto successivamente. Vi confido che però, nonostante l’esperienza, di macchine ne ho sfasciate comunque moltissime anche perché tendevo il più delle volte ad esagerare, ma nel mio percorso ho avuto la fortuna di avere una famiglia che mi ha sempre supportato, anche nelle situazioni più difficili.
Con gli anni che passavano e l’esperienza che maturava ho iniziato grado per grado a correre con macchine derivate da quelle di serie e specificatamente con la Lancia Delta 4WD. Ho avuto la fortuna di vincere il campionato italiano nel 1992 con la mitica Lancia Delta integrale e nel 1994 il campionato della Repubblica Ceca sempre con la Delta. Successivamente, dal 1995 al 2000, sono passato in squadra ufficiale Peugeot correndo prima con la 306 Gra e successivamente con la 306 Kit Kar (un vero mostro) ottenendo ottimi risultati.
Rimanendo nell’ambiente per tanti anni ho avuto la fortuna di conoscere numerosi piloti di livello mondiale, dai nostri Cerrato, Cunico, Aghini, Biasion, Fiorio, Travaglia, Liatti ai vari Sainz, Auriol, Loubet che si sono rivelati essere tutti personaggi molto particolari, ma estremamente veloci e metodici nel proprio lavoro.
Il rally è uno sport magnifico dove affronti percorsi molto particolari, dal fondo in asfalto al fondo su terra, dal fondo bagnato a quello innevato, dove impari a conoscere anche il pericolo, e questo a me è servito molto nella guida stradale di tutti i giorni, dove bisogna stare molto attenti a capire anche le reazioni degli altri automobilisti.
Se potete e volete farlo, soprattutto per i ragazzi neopatentati, vi consiglio di fare anche solo un corso di guida sicura che vi sarà utile ad evitare i pericoli che ci sono al giorno d’oggi sulle nostre strade. Inoltre, per chi ha la possibilità di provare a fare un rally, anche con una macchina piccolina, consiglio vivamente di farlo per provare l’ebrezza che ti trasmette questo sport. Adesso vi saluto con una frase di mia mamma che, prima di partire per ogni gara, mi diceva: vai piano, fai attenzione, ma cerca di vincere.