Il settore del turismo è veicolo per gli investimenti, ma come finanziarlo?
Già grazie alle attività promosse dell’Unione europea, un piccolo passo a favore degli operatori turistici è stato compiuto.
Quali, però, i confini del settore?
Il turismo deve circoscriversi all’insieme delle attività e dei servizi che attengono viaggi o permanenze degli individui in luoghi diversi da quelli di residenza abituale.
Ritenuta dall’UE, in termini di contributo al PIL e all’occupazione, la terza principale attività socio-economica sul territorio dell’Unione stessa, il turismo è uno dei pochi settori che ha continuato a registrare un’evoluzione positiva, nonostante la crisi economica.
Diversi i fondi europei messi a disposizione, in particolar modo per le persone giuridiche, utili a finanziare progetti che spesso incidono sul territorio in maniera netta.
Il Fondo europeo per gli Investimenti Strategici (EFSI), ad esempio, mira a mobilitare gli investimenti privati attraverso finanziamenti pubblici - compreso il settore del turismo - con più di 315 miliardi di euro d’investimento e ad aiutare le piccole-medie imprese per evitare tassi di interesse gravosi per i clienti.
Tra i progetti finanziati, il miglioramento dell’accessibilità dei porti turistici in alcune zone iberiche fu sostenuto in passato dall’UE.
Attività come lo sviluppo di musei oceanografici nelle regioni baltiche sono poi riuscite ad essere finanziate grazie al Fondo europeo di Sviluppo Regionale che, insieme al Fondo di Coesione, al Fondo Sociale europeo, al Fondo europeo Agricoltura e Sviluppo rurale e al Fondo europeo per gli Affari marittimi e Pesca, costituisce uno degli strumenti da cui attingere somme destinate al settore turistico.
Tra gli altri programmi dell’Unione il COSME sostiene la competitività delle piccole e medie imprese e permette di agevolare, altresì, gli operatori turistici tramite gli strumenti di accesso ai finanziamenti (per prestiti e capitale di rischio) e tramite il Tourism Action Plan che favorisce, tramite bandi appositi, la promozione degli European Tourism Day ed il perfezionamento del Virtual Tourism Observatory (una sorta di database europeo che fornisce l’accesso ad una serie di informazioni e dati in ambito turistico nda), ad esempio.
Altri progetti in ambito turistico possono essere finanziati tramite il programma Europa Creativa, che si occupa principalmente di permettere la messa in pratica di idee in ambito culturale, come nell’occasione della creazione, nel 2012, di un festival europeo itinerante di luci e installazioni che prese il nome di "Lux Scentia".
Opportunità importanti possono essere prese in considerazione anche grazie a programmi europei come Life e Horizon 2020, sia per finanziamenti che favoriscono lo sviluppo naturalistico nel primo caso e sia per i progetti di ricerca innovativa che permettono una preservazione del territorio marino grazie alle nuove tecnologie, ad esempio, nel secondo caso.
Come sempre, avere una buona idea di base resta il primo passo per trovare un finanziamento adatto alle esigenze del richiedente perché, se ampie appaiono le occasioni di finanziamento, altrettanto vasta è l’area di operatività del settore turistico.
Come non mai, quindi, per realizzare i propri progetti non bisognerà solo "viaggiare con la fantasia" ma si dovrà guardare oltre i confini nazionali per cogliere le opportunità che l’Europa ci mette a disposizione.
A cura di Mario Mariella