Ripercorrendo un po’ di storia della competizione, giunta ormai alla 17ª edizione, proprio la nazionale tedesca, insieme alla Spagna, risulta essere la federazione che ha alzato più volte il trofeo al cielo grazie a tre successi. L’Italia, in questa speciale classifica, si trova a pari merito con la Francia grazie a due cammini trionfali, uno nel 1968 e l’altro, appunto, nel 2021.
Il periodo storico che sta attraversando il calcio italiano in questo momento è particolarmente delicato. Esperti opinionisti e tifosi di tutte e 20 le squadre di Serie A, e non solo, affermano come ormai il campionato italiano non sia più ad un livello top, come nei primi anni del 2000 oppure negli anni Ottanta e Novanta. Una vera e propria diaspora di campioni che, nel tentativo di far decollare le proprie carriere, nella maggior parte dei casi hanno scelto la Premier League oppure squadre galattiche come Real Madrid, Paris Saint-German e Bayern Monaco, ritenendo queste realtà molto più opportune per i loro successi individuali e l’arricchimento del proprio palmarès. La stessa Italia non ha più fatto sfornato campioni, come accadeva un tempo, e di conseguenza a risentirne in prima battuta sono stati i risultati, deludenti, della Nazionale negli ultimi anni.
Il culmine della crisi è stato raggiunto con la mancata partecipazione, nel 2018 e nel 2022, a due Mondiali consecutivi. La prima volta, sulla panchina dell’Italia, c’era Gian Piero Ventura, mentre due anni fa a toccare il baratro è stato Roberto Mancini, appena un anno dopo il cammino trionfale che ha portato gli azzurri sul tetto d’Europa. Molti, esprimendo il loro parere, hanno dunque parlato del classico fuoco di paglia per definire la vittoria di Wembley, considerando i due disastri sportivi che le hanno fatto da contorno. In questi casi, come succede il più delle volte, c’è stata una rivoluzione che ha portato l’allenatore Mancini a lasciare il posto, assieme ad un senatore come Giorgio Chiellini giunto ormai al termine della sua carriera calcistica con gli azzurri.
Sulla panchina di Coverciano è dunque arrivato ad agosto del 2023 Luciano Spalletti, uno degli allenatori più appetibili sulla piazza. Il tecnico toscano nella passata stagione ha infatti riportato a Napoli uno scudetto che mancava da 33 anni, riuscendo a dominare il campionato dall’inizio alla fine e dimostrando tutto il suo valore. Arrivata la chiamata della Nazionale, Spalletti non ha esitato ad accettare, pronto più che mai ad aprire un nuovo ciclo sulla panchina azzurra per cancellare velocemente la delusione per la mancata qualificazione ai Mondiali del 2022.
Tornando al torneo che sarà, ad Euro2024 l’Italia non parte certo con il favore dei pronostici. Corazzate come la Francia, la Germania e l’Inghilterra sono ai primi posti sulla griglia di partenza, mentre gli azzurri si trovano più indietro. Questo, tuttavia, non rappresenta sempre uno svantaggio, in quanto poche volte nella storia del calcio chi inizialmente aveva il favore dei pronostici è poi riuscito ad arrivare in fondo al torneo: infatti, il più delle volte, non avere pressioni addosso può risultare vincente ed Euro2020 ne è la dimostrazione.
Ad Euro2024 l’Italia è stata inserita nell’ostico girone B insieme a Spagna, Croazia ed Albania. Tutte e tre le nazioni sono molto attrezzate e ogni partita potrebbe essere decisiva per le sorti degli azzurri; pertanto, la banda di Luciano Spalletti dovrà sudarsi il passaggio del turno.
Nelle prossime settimane il Commissario Tecnico scioglierà gli ultimi dubbi ed emanerà la lista dei convocati che, una volta terminato il rispettivo campionato, partiranno per l’avventura tedesca con la speranza di tornare a casa con il trofeo in mano.
Nonostante l’Italia sia un Paese molto diviso anche sotto l’aspetto calcistico, con la maggior parte dei tifosi che amano esclusivamente il loro club e denigrano gli altri, la Nazionale italiana rappresenta l’unica occasione che mette d’accordo un popolo di 60 milioni di persone: bar pieni di persone per le partite, grida di gioia e di disapprovazione per le azioni in campo e festeggiamenti in caso di vittoria sono solo una piccola parte di tutto quello che gli italiani vivono durante queste competizioni.
In conclusione, non resta che augurare un buon cammino a tutta l’Italia, nella speranza che si protragga il più possibile e che il titolo di Campioni d’Europa in carica sia difeso fino all’ultimo minuto dell’ultima partita.