Udine
Per la prima volta il capoluogo friulano è considerato la città con il maggior benessere. Classifica scalata di ben 11 posizioni rispetto all'anno precedente, dopo essersi posizionata nella top 10 solo 3 volte (1990, 2016, 2021), e questi sono dati che confermano la grande crescita compiuta da Udine nell’ultimo decennio.
Questa scalata è dettata da alcune particolari performance in cui la città ha eccelso particolarmente: primo posto nell'indice della qualità della vita delle donne, categoria che tiene conto di varie sfumature del benessere femminile (tasso di occupazione, speranza di vita, titoli di studio, presenza delle donne in campi sportivi e della sicurezza). Udine può anche vantare un tasso di occupazione femminile al di sopra della media nazionale, soprattutto nelle amministrazioni comunali e un gap occupazionale di genere sotto il 13%. Inoltre, il capoluogo detiene il record di presenze di centri sportivi e guadagna il quarto posto nell'indice “Giustizia e sicurezza” e l'ottavo in “Qualità della vita dei bambini”. Buoni risultati anche sul campo economico, bassa la percentuale di famiglie con isee sotto i 7 mila euro e di imprese in fallimento.
Bologna e Trento ancora in cima
Si confermano ancora nelle posizioni alte della classifica Bologna (detentrice 5 volte del primo posto e vincitrice nel 2022) e Trento, rispettivamente al secondo e terzo posto. Il capoluogo dell’Emilia-Romagna conferma ottimi risultati nei livelli d'istruzione guadagnando il primo posto nella categoria “Demografia, salute e società”, la segue Trento che non è nuova sul podio (13 volte in tutto, di cui due come vincitrice) e si conferma nella qualità dell'indice della sportività e dell'ecosistema urbano.
La top 10 e le new entry
Oltre Udine, nella top 10 ci sono 4 new entry rispetto all'anno scorso: Verona (10°), Monza-Brianza (9°), Modena (7°) e Bergamo (5°). Verona guadagna sei posizioni grazie ad un buon piazzamento nella categoria “Demografia e società” e “Cultura e tempo libero” (essendo la seconda città con la media più alta di ingressi agli spettacoli). Rilevante scalata di Monza-Brianza che sale di 14 posizioni, trainata da buone performance nel campo economico: prima nella categoria “Ricchezza e consumi” dove emergono dati positivi riguardanti la spesa delle famiglie per il consumo di beni durevoli e quarta in “Affari e lavoro” dove si evidenzia una buona media di aziende che hanno deciso di investire in e-commerce. Dati simili per Modena, che guadagna posizioni nelle categorie economiche e si piazza terza (perdendo una posizione rispetto all'anno scorso) in “Demografia e società”. Mentre Bergamo (che nel 2023 è stata capitale della cultura insieme a Brescia) guadagna 9 posizioni conquistando il primo posto in “Ambiente e servizi”, in particolare per il dato riguardante l'accessibilità delle scuole.
Nelle prime 10 posizioni troviamo anche Milano che si riconferma all'ottavo posto, guadagnando il primo posto in “Affari e lavoro”, la grande metropoli non delude le aspettative se si tratta di mercato e dai dati emergono 3 punti dove la città eccelle particolarmente: Startup innovative, investimenti nell'e-commerce da parte dell'imprese e sicurezza sul lavoro. Al sesto posto troviamo Firenze, che rispetto all'anno precedente perde tre posizioni, trainata giù dall'indicatore di “Giustizia e sicurezza”, dove emergono dati preoccupanti riguardanti la criminalità. Solido il piazzamento di Aosta che si porta in quarta posizione, guadagnando due posizioni rispetto alla classifica precedente, trainata da un secondo posto in “Ricchezza e consumi”.
La crisi delle province del sud
Quello che purtroppo emerge analizzando l'intera classifica è una netta divisione tra i territori del nord e quelli del sud. Quest'ultimi invadono principalmente la seconda metà della lista (unica eccezione Cagliari che troviamo al 23° posto). A chiudere la classifica troviamo Foggia che si trova oltre il centesimo posto su tutte le categorie tranne “Demografia e società” e “Ricchezza e consumi”. Napoli perde sette posizioni e si trova terzultima, trainata giù dall'indice sulla sicurezza e “Demografia e società”, categoria crisi per la città partenopea a causa della troppo elevata media abitativa.
Le altre grandi città e la vittoria di Milano su Roma
Roma perde 4 posizioni e si ritrova al 35° posto, non basta il buon posizionamento (7°) nella categoria “Cultura e tempo libero”, (dove la Capitale eccelle per un altissimo patrimonio artistico) per avvicinarsi alla rivale Milano, che ha posizionamenti migliori in 62 categorie su 90. Anche Venezia cade, perdendo 12 posizioni, trainata giù da un ultimo posto nell'indice “Canoni medi di locazione”.
Un'altra grande città fuori dalla top 10 è Torino, che si trova appena dopo Roma (36° posizione), il capoluogo del Piemonte guadagna 4 posizioni trainata da un buon decimo posto in “Affari e lavoro”.