I Governi che si stanno succedendo in questi anni alla guida dell’Italia sono lontanissimi dalla realtà lavorativa e imprenditoriale italiana. Il Jobs Act è solo il sinonimo di nuovo precariato e riduzione di diritti, quei diritti conquistati in anni di lotte operaie. Il M5S avrebbe voluto abrogare la Legge Fornero, invece ci troviamo un altro danno ai lavoratori italiani.
Continuiamo a non valorizzare le piccole imprese, l’agricoltura e le imprese delle rinnovabili per fare norme che precarizzano e aiutano solo i grandi gruppi che speculano sulle grandi opere e le infrastrutture, senza rischiare loro capitali ma sotto il paracadute compiacente della politica amica di destra e di sinistra.
In Italia la riforma elettorale è un argomento “caldo” da sempre. Qual è la posizione del Movimento 5 Stelle nei confronti dell’Italicum?
Nonostante tutti i fantasiosi racconti del Governo, l’Italicum si candida ad essere la prossima legge elettorale incostituzionale. Basti dire che ancora una volta la maggior parte degli eletti sarà stata scelta dai partiti e non con le illusorie preferenze dei cittadini, inoltre un premio di maggioranza con le caratteristiche che stanno emergendo consentirebbe che un partito di assoluta minoranza nel Paese ma di maggioranza relativa possa governare indisturbato con una “maggioranza premio bulgara”. E questi sono solo due dei tanti aspetti scandalosi di questa legge.
La principale battaglia che sta portando avanti in questo periodo?
In questo momento sto lavorando sulla legge per tutelare l’agricoltura e fermare il consumo di suolo agricolo, che spero chiuderemo alla Camera dopo l’estate e che mira a tutelare i suoli fertili, puntando invece ad investimenti per riqualificazione e ristrutturazione edilizia. In dirittura d’arrivo c’è anche la legge che riordina le agenzie ambientali (ARPA e ISPRA) e le mette a sistema. In questo caso aspettiamo una conclusione dei lavori al senato in quanto alla camera abbiamo già votato positivamente il testo. Infine abbiamo avviato un’indagine conoscitiva sulle concessioni autostradali, che sono sicuro farà emergere le molte storture del sistema di gestione delle concessioni italiano, che premia come al solito i privati riversando i costi sullo stato e quindi su di noi cittadini.