Partendo dal nono, parliamo di “ridondanza dei concetti con parole diverse”. Questo sistema funziona a dialogo già in corso. Nel momento che stiamo argomentando un tema o un’idea, il ridondare subentra a implementazione di un discorso già intrapreso. La ridondanza ha l’utilità di ausiliare le probabilità di giusta comprensione da parte del nostro interlocutore su ciò che siamo esponendo, in modo completo e il meno equivoco possibile.
A differenza dell’accezione letteraria della parola “ridondanza” che si rifà a qualcosa di superfluo e ripetitivo, in questo caso vive una propria apologia dove il tutto si amplifica attraverso l’uso di più parole differenti tra loro che supportano ed esemplificano il concetto a monte.
Portiamo un esempio: l’utilizzo della parola “appartenenza” che viene argomentata secondo parole diverse tra loro la cui ridondanza suscita maggior interesse e tiene alto il tono della conversazione. Oltre a questo, la ridondanza porta maggior chiarezza e sostiene la comprensione di ciò che si sta dicendo, dando all’interlocutore maggiori sfumature per una lettura più semplice: “…vorrei precisare che è il senso di appartenenza che ci tiene uniti, come di fatto accade tra membri di una famiglia…”; “…il gruppo è coeso in quanto alla base c’è un collante potentissimo che è il senso di appartenenza, che è come la malta che tiene uniti i mattoni di una casa…”; “…ricordati che resteremo sempre uniti fino a quando il senso di appartenenza sarà presente in noi, come i giocatori di una squadra di calcio…”.
Questi che abbiamo visto sono tutti esempi di ridondanza con parole diverse.
Passiamo adesso al decimo principio, ovvero esporre concetti in chiave di risparmio di fatica.
Dopo aver spiegato nell’articolo precedente l’esprimersi per concetti, parrebbe quasi un controsenso parlare in questi termini ora, ma non è così.
Partiamo dal capire cosa si intende per “risparmio di fatica” spiegandolo con un esempio: Amazon, nota compagnia di commercio online diffusa in tutto il mondo, oltre ad avere convenienza e merci in grande quantità, offre raffronti e commenti e ha il grosso vantaggio di avere la merce pervenuta direttamente a casa, garantendo ai suoi clienti e a sé stessa un gran risparmio di tempo e fatica.
In una parte profonda, che l’uomo conserva da sempre, c’è proprio il risparmio di fatica che oltretutto è una delle strategie del marketing che copre aree di mercato o buona parte di esse particolarmente attente a questo condizionamento.
Per cui il risparmio di fatica ha due valenze: per chi parla serve ad abbreviare, esemplificare e chiarire un concetto, mentre per chi ascolta serve a favorire la comprensione.
Questi due aspetti concorrono a rendere la comunicazione chiara e fruibile e contestualmente favorire chi ascolta rendendogli la comprensione priva di sforzo.
L’uso di questo principio rende la padronanza dell’argomento che portiamo all’altro, innanzitutto chiara per prima a noi stessi.
Il risparmio di fatica è molto potente in quanto colpisce una parte primitiva di noi in modo del tutto inconscio ed è un forte condizionamento. Pensiamo al concetto di robot (o domotica) tutto fare, autonomo. I robot che, ad esempio, puliscono i pavimenti in autonomia sono programmabili, svolgono la loro funzione e si ripongono in ricarica, mentre noi stiamo facendo altro.