La giuria è stata composta da persone dalla spiccata personalità nel mondo della cultura: Michele Maisano, Giorgio Caprile, Carlo Pistarino, Gabriele Gentile, Gino Rapa, Stefano Pastorino, Giorgio Oddone, Gianni Gollo, Emanuele Garibaldi.
Chiamato anche Festival d’Albenga, è l’unico in Italia al cui interno vengono presentate canzoni inedite in vernacolo e vanta inoltre il Patrocinio e Logo della Regione Liguria, della Provincia di Savona e del Comune di Albenga.
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito Ufficio Scolastico Regionale Liguria (Patrocinio e Logo) è stato rappresentato entrambe le serate da Christian Minazzo, studente IIS Boselli-SV, ed esclusivamente nella giornata di venerdì da Sofia Molinari. La serata finale è stata invece affidata ad Andrea Carretti (attore, presentatore e speaker).
Le regole dell’evento sono state le stesse del Festival di Sanremo, con una particolarità: al testo scritto nelle varie lingue liguri – da La Spezia a Ventimiglia compreso l'entroterra – occorreva aggiungere la traduzione in italiano.
Categoria Gruppi:
- MANDILLÄ (Oneglia)
- GNACHI & FǛRBE (Rossiglione)
- GRANDI E FANTI (Rio Maggiore)
- I CANTA CA TE PASSA (Finale)
- O&G (Borgio Verezzi)
- VICO 28 (Albenga)
Categoria Solisti:
- ATTILIO VALERI (Rossiglione)
- DAVIDE CABONA (Sestri Levante)
- DIEGO REBUTTATO (Dolcedo)
- FRANCESCO ARRIGONI (Cadibona)
- FRANCO BESSONE (Imperia)
- GOFFREDO D’ASTE (Genova)
- MASSIMILIANO TORRIGINO (Busalla)
- OLINDA DI DEA (Cisano Sul Neva)
- GUIDO PERATA (Borgio Verezzi)
- U CARBUN (Genova)
Gli obiettivi principali che si sono voluti perseguire attraverso la canzone in lingua ligure sono stati quelli di recuperare e rafforzare il ricchissimo connotato storico e culturale dell’intera Regione, avvicinare ulteriormente i giovani anche a questa forma di spettacolo e rinnovare il repertorio musicale con proposte innovative, ricercando “fresche” forme espressive per ridare nuova linfa alla ribalta della canzone ligure.
Così come accade nel rugby si crea il terzo tempo, ove i musicisti suonano insieme fuori dal palco senza competizione, come una festa improvvisata aspettando l'inizio della serata, coinvolgendo inevitabilmente anche il pubblico già presente. Atmosfera che prosegue dopo la serata del venerdì e nel pomeriggio del sabato.
Il Comitato del San Giorgio organizza una mini-sagra per facilitare questa socializzazione reale sul posto, quasi anacronistico in un mondo social-virtuale.
Il Festival ha ereditato il Liguria Quiz, ove il pubblico partecipa rispondendo a domande su territorio e tradizioni, ideato dal Prof. Antonio Maria Lapenta torinese, ma amante della Liguria, e condotto da Silvia Bazzano.
Sabato 8 giugno 2024 è stato consegnato il Riconoscimento Elmo Bazzano Ligure Illustre 2023 all'artista ligure “Zibba” che, dopo il successo di Sanremo, sta proseguendo la sua carriera come cantautore, ma soprattutto scrivendo e collaborando con grandi artisti nazionali e internazionali, anche autore di raccolte e biografie.
Venendo al resoconto dell’evento, Silvia Bazzano così ha dichiarato: “Eccezionalmente quest'anno si è deciso di consegnare il premio Carriera Ligure illustre a chi, oltre a portare con orgoglio a livello nazionale/internazionale le proprie radici, mantiene sincera sensibilità alle tradizioni della nostra Terra partecipando agli eventi che promuovono e diffondono la cultura ligure".
Michele Maisano (voce inossidabile), Giorgio Caprile (attore e regista), Gabriele Gentile (prestigiatore e pianista) sono stati premiati venerdì 7 giugno durante la serata di apertura del Festival San Giorgio della Canzone in Lingua Ligure Carriera Ligure illustre: non è un premio alla carriera poiché la loro è presente e sempre in evoluzione. Questo riconoscimento vuole testimoniare la grande passione tra tradizioni e palco di questi grandi artisti. Consegnato quest'anno, a differenza del Ligure Illustre che ha cadenza annuale, non sarà ripetuto.
Il Direttore Artistico Silvia Bazzano così ha concluso: “Un’edizione ritmata, ricca di pubblico, buona musica ed emozioni. Una giuria di alto livello, attenta e partecipe. Vedere ogni anno gli artisti in gara, ritrovarsi come ad una rimpatriata e supportarsi l’un l’altro con affetto ed amicizia rende il Festival San Giorgio una sana competizione aggiungendo condivisione di tradizioni e culture diverse. Ringrazio don Mattia per la fiducia rinnovata anche per il 2025.”