Dalla scomparsa del pilota scozzese avevano provato a reinventare il brand con episodi votati maggiormente all’arcade deludendo sia i fan storici che i giocatori casuali.
Per questa edizione hanno voluto fare le cose in grande e, soprattutto, hanno dato ascolto agli utenti grazie ai beta test pubblici. Il risultato è semplicemente uno dei migliori titoli di guida mai realizzati, un mix tra il realismo (frustrante) di Richard Burns Rally e il divertimento (esagerato) dei vecchi DiRT.
Le vetture reagiscono in maniera credibile in base ai differenti allestimenti e alle diverse tipologie di fondo, quindi non si ha la piatta sensazione di guidare sempre lo stesso mezzo.
Si avverte tutta la differenza tra una nervosa Lancia Stratos o una più cheta Fiata Abarth 131, come la differenza tra il veloce asfalto monegasco e il ghiaccio finlandese.
Ci si può sbizzarrire con il controsterzo dato che i programmatori hanno lavorato duramente per “addolcire” quei comportamenti della macchina che possono diventare frustranti. Quindi una leggera sgasata in curva viene perdonata, come anche il freno a mano non punisce esageratamente.
Indubbiamente il gioco dà il meglio di sé con l’uso di un volante, amplificando le sensazioni di guida (virtuale) e l’esperienza. In caso di assenza, va comunque segnalata l’ottima reazione dei joypad.
Sensibile e preciso, si può andare a tarare in base alle diverse abitudini o preferenze personalizzando al massimo lo stile di guida.
Un’altra featuring molto ben realizzata è quella dei danni: oltre al validissimo comparto tecnico, il sistema di guida viene pesantemente influenzato se non addirittura a forzare il ritiro dalla tappa.
Per fortuna (o purtroppo contesteranno alcuni) sono spariti i flashback, quindi non ci sono salvataggi last minute, se si sbaglia una curva o si ricomincia dalla partenza o si fa il conto dei secondi (o minuti) buttati via. Questo “flirta” un po’ con la frustrazione, però è anche vero che se si vuole il realismo, si deve fare i conti con tutti gli aspetti e, ad ogni modo, stimola la voglia di migliorarsi (anche se nel frattempo qualche joypad magari farà una brutta fine).
Le modalità di gioco non sono infinite e questa forse è una delle uniche pecche del gioco.
Ci sono campionati divisi in base all’epoca delle auto, i sei rally ufficiali del campionato (Montecarlo, Grecia, Finlandia, Svezia, Germania e Galles), le sfide Rallycross e le gare in salita per un totale di circa 50 vetture disponibili.
La grafica - impeccabile, come già detto - raggiunge momenti altissimi nella guida sulla pioggia.
A farla da padrone è il sonoro. Comparto granitico, che rende totale l’esperienza. A partire dal navigatore che dà istruzioni facili da comprendere ed indispensabili ai rombi del bolide che creano brividi nella bassa schiena.
Un gioco che garantirà parecchie ore di divertimento. Consigliatissimo.
A cura di Federico Rosa