Partendo da tali presupposti è stato ideato un training per il potenziamento della percezione del rischio e del processo attentivo. Il training ha previsto tre tipologie differenti di esercizi: esercizi sui cartelli stradali, sulla percezione del rischio e sulla capacità di prevedere le dinamiche del sistema traffico. Esso si avvale del supporto di video relativi a situazioni di traffico, vengono quindi sfruttati tutti i vantaggi che ne derivano: dinamicità, vicinanza alla realtà, possibilità di rivedere le scene di traffico, coinvolgimento degli iscritti al corso.
Dall’analisi dei dati raccolti e dalla valutazione dell’efficacia dell’intervento emerge che il training potenzia in modo significativo la percezione del rischio dei soggetti, in particolare per quanto riguarda l’individuazione dei rischi che richiedono una lettura delle dinamiche stradali. In letteratura un miglioramento di questa capacità viene previsto in un tempo di 6-8 mesi di esperienza di guida (Mayhew et al., 2003), tale risultato diventa pertanto incoraggiante per lo sviluppo delle metodologie che lavorano in questa direzione.
Viene confermata quindi l’ipotesi secondo la quale il training potenzia la percezione del rischio nei soggetti del gruppo sperimentale, mentre i soggetti del gruppo di controllo, ai quali non è stato somministrato il training, mantengono punteggi stabili. Viene confermata anche l’ipotesi secondo la quale si ipotizza una maggiore consapevolezza della pericolosità di hazard a seguito del training: i punteggi attribuiti dai soggetti del gruppo sperimentale al post test sono più elevati rispetto al pre test.
Questo significa che i soggetti hanno una maggiore accuratezza nella valutazione delle situazioni di rischio a seguito dell’esposizione al materiale del training. È dunque auspicabile pensare che sia possibile anticipare in modo “protetto” l’esperienza di strada potenziando quelle abilità cognitive alla base di una guida più sicura.
A cura di Federica Confalonieri