I migliori amici dell’uomo, infatti, potrebbero diventare anche i principali alleati delle strutture che del turismo hanno fatto la propria vocazione professionale.
O, viceversa, potrebbero diventare un danno.
La questione è semplice: chiunque possieda un animaletto - e ormai sono la maggior parte - deve considerare anche la sua sistemazione durante il periodo di villeggiatura.
E questo bisogno, sempre più impellente, è stato colto da alcune regioni, che hanno adottato i giusti accorgimenti per questo “problema”.
Un sondaggio della società Jfc ha stilato una graduatoria delle regioni “più ospitali” per cani e gatti.
Si tratta di Alto Adige, Emilia Romagna, Liguria, Marche e Toscana.
Queste le zone d’Italia dove sembrerebbe essere più facile trovare una sistemazione adeguata per i nostri compagni di viaggio.
Le cifre sono da urlo: è un mercato stimato in 185 milioni di euro solo per ciò che concerne le spese per la vacanza degli animali domestici, a fronte dei circa 689 milioni di euro per il soggiorno dei loro proprietari.
Quali sono i problemi più diffusi che si possono riscontrare in vacanza con un animale?
Come detto, in primis trovare strutture adeguate che accettino la loro presenza e che li possano ospitare.
Ma non solo.
Oltre all’hotel è necessario individuare anche spiagge attrezzate ad hoc per i nostri animaletti.
Per non parlare di ristoranti e trattorie, dove in bella vista spesso si trova il cartello “io non posso entrare”.
Si capisce come la cosa diventi complessa, senza considerare il fatto che non a tutti i vicini di ombrellone può piacere l’idea di avere al proprio fianco cani o gatti.
E quali sono i servizi più richiesti dai turisti in compagnia di animali domestici?
Anzi tutto il servizio veterinario, passando per dog-sitter e piscinetta.
Insomma, la scelta della destinazione estiva passa anche da questi piccoli grandi dettagli, gli albergatori sono avvisati.
A cura della redazione